Nome: Capitan Harlock
Apparizione: Capitan Harlock (manga: 1976 – anime: 1978 – trasmesso in Italia dal 1979) creato da Leiji Matsumoto
Periodo di attività: dal 2977
Nome della nave: Arcadia
Missione: salvare la Terra dagli invasori mazoniani
Un pirata tutto nero che per casa ha solo il ciel
ha cambiato in astronave il suo veliero
il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà,
vola all’arrembaggio però un cuore grande ha!
Il pirata (spaziale) di cui parleremo oggi è Capitan Harlock, protagonista dell’omonimo manga di fantascienza creato da Leiji Matsumoto nel 1976, dal quale è stata tratta anche una serie televisiva anime di 42 episodi, prodotta nel 1978, prima di una lunga serie di opere d’animazione ispirate allo stesso universo. Per i nostalgici su Youtube si può rivedere la sigla, cantata dalla Banda dei Bucanieri.
Capitan Harlock è un pirata misterioso e taciturno che viaggia sulla nave spaziale Arcadia attraverso lo spazio. Il suo aspetto è inconfondibile, con un enorme mantello nero e la cicatrice sul volto. Di lui, della sua vita passata, si conosce poco, se non che è stato amico di Tochiro Oyama, il geniale costruttore della nave spaziale. Harlock è una persona idealista, romantica, ma anche capace di azioni violente e coraggiose. La sua visione della società terrestre è molto critica, ma si sforza di credere ad un mondo migliore per i pochi che ancora se lo meritano.
Le sue azioni sono mosse da un intenso amore per la Terra, per la natura e soprattutto dal sogno di permettere agli uomini, in particolare a Mayu, figlia dell’amico Tochiro, di ricominciare una nuova Storia. Ecco le parole che verso la fine della serie rivolge a Raflesia, regina degli invasori:
«Capitan Harlock: Hai ragione, forse sono soltanto un piccolo pirata. Ma sai perché lo sono diventato? Perché ho abbandonato la mia gente, la mia casa? Perché il mondo nel quale ero cresciuto era sporcato dai vizi degli uomini, ferito dalla loro crudeltà!
Raflesia: Allora perché ti ostini tanto a proteggere quella Terra dalla quale sei fuggito disgustato e avvilito?
Capitan Harlock: Perché? Perché laggiù sbocciano i fiori. Perché la Terra è profumata. Perché la sua natura è la cosa più bella di tutto l’universo e perché gli uomini un giorno capiranno finalmente che il vero paradiso è quello. Ma soprattutto perché là vive la creatura che io amo di più.
Raflesia: Parli di quella creatura che io avevo rapito, Mayu?.
Capitan Harlock: Per quella creatura soprattutto e non permetterò mai che un invasore crudele e spietato distrugga le sue illusioni!»
Tratto da Wikipedia, L’enciclopedia libera:
Capitan Harlock, http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Capitan_Harlock&oldid=29852187 (in data 11 maggio 2010).